Vitigno da vino a bacca bianca coltivato in Puglia

Sèmillon b.

Il Sèmillon b. è un vitigno con diffusione nazionale ed internazionale; è presente anche in Puglia, ove è idoneo alla coltivazione in tutta la regione

Origini e cenni storici

Il vitigno da vino a bacca bianca Sèmillon b. è coltivato nel Bordolese (Gironda), specialmente nella zona del Sauterne, famosa per i suoi vini bianchi secchi e dolci, fra i quali appunto il Sauternes, insieme ad altri vitigni quali il Sauvignon ed il Muscadelle. È giunto in Italia nel XIX secolo, con una diffusione iniziale limitata ad alcune zone vitivinicole del nord. Poi è stato introdotto in Puglia. 

 


Sinonimi

Blanc Sémillion, Chevrier, Colombar, Goulu Blanc, Malaga, Sémilion.  


Apice del germoglio: si presenta di media espansione, lanuginoso, biancastro con marcata sfumatura rosso-violacea ai bordi. 

Foglia: di grandezza media, trilobata e a volte pentalobata. Seno peziolare ad U aperto o a lira. Seni laterali superiori ed inferiori mediamente profondi, ad U-V; quelli superiori anche a lobi leggermente sovrapposti. 

Grappolo: di grandezza medio-piccola; conico, un pò serrato, con un’ala, picciolo legnoso alla base. 

Acino: di grandezza media, sferico. Ha buccia di colore giallo dorato con sfumature rosate, spessa ma non molto consistente, pruinosa; polpa dal sapore speciale. 

Epoca di germogliamento: precoce-media. 

Epoca di fioritura: precoce-media. 

Epoca di invaiatura: media. 

Epoca di maturazione:  medio-precoce. 

Vigoria: buona. 

Peso medio del grappolo: 130 g (min 90 g – max 170 g). 

Peso medio acino: 2 g (min 1,8 g – max 2,3 g). 

Numero semi per acino: 2-3. 

Peso medio rachide: 10 g. 

Fertilità delle gemme: 2 -1. 

Fertilità potenziale: 1,8. 

Fertilità reale: 1,4. 

Il vitigno Sèmillon b. assicura i migliori risultati in terreni leggeri, permeabili. È da evitare una potatura troppo ricca e lunga, per la sua tendenza ad una elevata acrotonia. 

Grado alcolico: 11 – 15 vol. %.               . 

pH: 3,3 – 3,7                          

Acidità totale: 4 – 6 g/l. 

Il vitigno Sèmillon b. è utilizzato esclusivamente per la vinificazione, soprattutto in miscela con altre varietà. Produce vini bianchi secchi e dolci. 

In Puglia dalle sue uve si ricava un vino molto profumato, discretamente alcolico, a bassa acidità, caratterizzato da un sapore speciale; invecchiando, facilmente marsaleggia.  

In Puglia, oltre 30 anni fa, l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura e l’Istituto Sperimentale per l’Enologia (oggi entrambi CREA-VE), realizzarono una sperimentazione nella quale, vinificando uve sovramature prodotte in un vigneto allevato a controspalliera dell’agro di Cerignola (FG), con l’uvaggio 50% di Semillon e 50% di Sauvignon, si ottenne un vino dolce naturale di alto grado avente eccezionale caratteristiche qualitative. Si ritiene meritevole di essere estesa alla pratica produttiva degli operatori tale tipologia di vino, con l’uvaggio sperimentato o modificandolo per un ulteriore miglioramento.  

Il vitigno è presente nel Trevigiano, nel Friuli e nel Parmense. 

In Puglia è iscritto fra le varietà idonee alla coltivazione in tutte le zone di produzione della regione. 

Antonacci Donato
antonacci.dona@gmail.com

La scheda del vitigno Sèmillon b., rivista e aggiornata, è estratta da: Antonacci Donato (2006). Viti di Puglia, Adda editore. Il suo uso viene concesso dall’autore citando la fonte.