Vitigno da vino a bacca bianca coltivato in Puglia

Mantonica b.

Il vitigno Mantonica b. ha origini calabresi; è stato provato con successo in Puglia. Si distingue per il rilevante contenuto di acidi organici a maturazione.  

Origini e cenni storici

L’interessante vitigno di uva da vino a frutto bianco Mantonica b., è stato selezionato nell’ambito dei vitigni di antica coltivazione in Calabria e da questa introdotto, nel secolo scorso, dopo opportune sperimentazioni, in Puglia. Alcune ricerche (Antonacci D., Pedone L., Placco L., 1986) hanno dimostrato che trattasi di un vitigno diverso dal Montonico bianco b. e dal Montonico pinto b. 

Ricerche condotte con i marcatori molecolari (Bergamini et al., 2012) hanno consentito di appurare che Sangiovese e Mantonico di Bianco (sinonimo di Mantonica b.) hanno dato origine mediante incrocio ai vitigni Gaglioppo di Cirò, Mantonicone e Nerello Mascalese. 


Sinonimi

Mantonico, Mantonico di Bianco, Mantonica vera.  


Apice del germoglio: aperto o a ventaglio di colore verde biancastro, cotonoso, con leggera pigmentazione antocianica agli orli. 

Foglia: media, orbicolare o pentagonale, pentalobata; forma del seno peziolare a lira chiusa con bordi sovrapposti.  

Grappolo: medio-piccolo, medio-corto, conico, semplice o alato, mediamente compatto. 

Acino: medio-piccolo, di forma ellittica a sezione circolare. Colore dell’epidermide verde-giallo, ambrato, leggermente rossastro sulla parte esposta al sole. Buccia mediamente o leggermente pruinosa, spessa, consistente. Polpa succosa dal sapore neutro con alto rendimento in succo. 

Epoca di germogliamento: media. 

Epoca di fioritura: media. 

Epoca di invaiatura: media. 

Epoca di maturazione: media. 

Vigoria: media. 

Peso medio del grappolo: 210 g (min 170 g – max 250 g). 

Peso medio acino: 2 g (min 1,7 g – max 2,3 g). 

Numero semi per acino: 1-2.  

Peso medio rachide: 8 g.  

Fertilità delle gemme: 1-2.  

Fertilità potenziale: 1,3.    

Fertilità reale: 1,1. 

Vitigno di fenologia media, presenta produzione stabile e si adatta a sistemi di allevamento espansi, con potatura media o lunga.  

Grado alcolico: 11 – 12,5 vol. %.               

pH: 3,0 – 3,2.                          

Acidità totale: 7 – 11 g/l. 

Il vitigno Mantonica b. mostra nel suo rilevante contenuto di acidi organici alla maturazione dell’uva, un carattere distintivo importante rispetto a molti altri vitigni a frutto bianco del territorio. Offre in tal modo opportunità produttive interessanti, oltre a richiedere un’attenta scelta del momento vendemmiale in funzione degli obiettivi produttivi prescelti o degli eventuali uvaggi programmati. Nella zona di origine, è tradizionalmente utilizzato per la produzione di  vino passito, ottenuto dalla raccolta di uve a maturazione avanzata e successiva essiccazione al sole su graticci. Anche in Puglia alcune prove di produzione di vino passito hanno dato risultati molto interessanti. 

Buoni risultati anche in studi per esaminare l’attitudine del vitigno Mantonica b. alla produzione di vino spumante. Con uve ben mature, dopo che il contenuto acido è sceso a livelli tecnologicamente corretti, può anche ottenersi vino da pasto di buon livello qualitativo, di colore giallo paglierino, a gusto neutro.  

Il vitigno Mantonica b. è presente in Calabria e nella regione Puglia. In quest’ultima, è considerato iscritto fra i vitigni idonei alla coltivazione nelle zone della Murgia Centrale e della Capitanata, con il sinonimo (errato) di Montonico bianco. 

Antonacci Donato
antonacci.dona@gmail.com

La scheda del vitigno Mantonica b., rivista e aggiornata, è estratta da: Antonacci Donato (2006). Viti di Puglia, Adda editore. Il suo uso viene concesso dall’autore citando la fonte.