Vitigno a frutto nero coltivato in Puglia

Ciliegiolo n.

Vitigno da vino storicamente presente in diverse zone della Puglia. Alcuni studi con l’analisi del DNA affermerebbero la sua identità con l’Aglianicone. 

Origini e cenni storici

Le ampelografie danno il Ciliegiolo come vitigno di origine incerta. (Principali vitigni, vol. III, 1964). Studi condotti effettuando l’analisi del DNA a 15 loci microsatellite (Crespan M. et al., 2002), insieme con gli altri metodi impiegati per la caratterizzazione varietale (ampelografia secondo la scheda O.I.V., ampelometria con il sistema computerizzato Leaf-ISV, analisi chimica della composizione antocianica degli acini) hanno consentito di concludere che Ciliegiolo ed Aglianicone sono un unico vitigno. Sono inoltre emerse evidenze di un legame di parentela diretto, del tipo genitore-figlio, tra il vitigno Ciliegiolo-Aglianicone ed il Sangiovese. Successive ricerche del CREA-VE di Turi hanno fatto individuare accessioni di Ciliegiolo con profilo molecolare diverso da quello dell’Aglianicone. 


Sinonimi

Ciliegino, Ciliegiolo di Spagna 


Apice del germoglio: espanso-medio, vellutato, di colore verde chiaro, a volte con orlo leggermente carminato o con sfumature rosate-bronzate. 

Foglia: pentagonale, media-grande, trilobata o quinquelobata, con seno peziolare ad U aperta; seni laterali superiori profondi, chiusi, con bordi sovrapposti. Lembo piano, liscio o leggermente bolloso. Pagina superiore glabra, inferiore da aracnoidea a leggermente tomentosa. 

Grappolo: di peso medio-elevato, cilindrico-piramidale, anche alato (con una o due ali), semicompatto o compatto. 

Acino: di peso medio-basso, di forma sferoidale o leggermente ovale; buccia con  abbondante pruina, di colore blu-nero, di medio spessore; polpa succosa di sapore neutro, con aroma particolare che ricorda la marasca. 

Epoca di germogliamento: media. 

Epoca di fioritura: media.  

Epoca di invaiatura: precoce-media.  

Epoca di maturazione: media.  

Vigoria: buona. 

Peso medio del grappolo: 490 g (min 230 g – max 880 g). 

Peso medio acino: 2,8 g (min 1,9 g – max 3,8 g). 

Numero semi per acino: 2-4. 

Peso medio rachide: 25 g. 

Fertilità delle gemme: 1-2. 

Fertilità potenziale: 1,4. 

Fertilità reale: min. 1,2. 

Si adatta a diversi ambienti dando i migliori prodotti in terreni collinari, non troppo fertili ed in climi temperato-caldi ed asciutti, dove è possibile ottenere un ottimale equilibrio vegeto-produttivo. In terreni molto fertili e con allevamenti espansi, assicura produzioni elevate ma meno qualificate. Presenta ridotta fertilità basale, pertanto preferisce potature lunghe. 

Grado alcolico: 11 – 13 vol. %.                

pH: 3,30 – 3,50.                        

Acidità totale: 5 – 7,5 g/l. 

Il vitigno Ciliegiolo n. è utilizzato esclusivamente per la vinificazione, più frequentemente in uvaggio ed anche per la preparazione di vino novello.  

In Puglia, se vinificato in purezza, da un vino di buon corpo, robusto ed alcolico, ma a volte carente di acidità e quindi più o meno piatto, di colore rosso rubino carico e di sapore neutro, con leggero aroma che ricorda la marasca, che lo rende apprezzato negli uvaggi.  

Il vitigno Ciliegiolo n. è presente in Puglia, specialmente nella zona centro-settentrionale, anche se in maniera non rilevante.  

Antonacci Donato
antonacci.dona@gmail.com

La scheda del vitigno Ciliegiolo n., rivista e aggiornata, è estratta da: Antonacci Donato (2006). Viti di Puglia, Adda editore. Il suo uso viene concesso dall’autore citando la fonte.