Vitigno da vino a bacca bianca coltivato in Puglia
Vitigno di importante diffusione nazionale ed internazionale, diffuso anche in Puglia, ove è iscritto fra le varietà idonee alla coltivazione in tutto il suo territorio.
Vitigno da vino di importante diffusione nazionale ed internazionale, ben presente anche in Puglia. Originario della Francia, inizialmente era confuso con il Pinot bianco, dal quale veniva distinto con il nome di Pinot giallo. In una ricerca (Bowers J. et al., 1999) condotta su oltre 300 varietà di vite, caratterizzando ben 32 loci microsatellite, è emerso che ben 16 varietà di uva da vino coltivate da lungo tempo nel nord-est della Francia, incluso Chardonnay, hanno origine comune da due soli genitori: il Pinot ed il Gouais blanc.
Pinot–Chardonnay, Pinot giallo, Pinot blanc Chardonnay.
Apice del germoglio: semiaperto, giallo bronzato, con media densità dei peli striscianti sull’estremità, leggermente curvo.
Foglia: media, orbicolare, quasi intera. Seno peziolare ad U aperto, con nervature che delimitano il fondo nel punto peziolare e l’inizio dei due bordi.
Grappolo: di peso basso o medio-basso, piramidale, spesso con un’ala abbastanza pronunciata, più o meno compatto.
Acino: di peso basso, sferico, di colore giallo-dorato, buccia di medio spessore, tenera, pruinosa. Nella sua popolazione clonale sono presenti biotipi a sapore aromatico terpenico più o meno moscato ed altri a gusto quasi neutro.
Epoca di germogliamento: precoce.
Epoca di fioritura:precoce.
Epoca di invaiatura: precoce.
Epoca di maturazione: precoce.
Vigoria: media-elevata.
Peso medio del grappolo: 220 g (min 130 g – max 290 g).
Peso medio acino: 1,5 g (min 1,2 g – max 1,7 g).
Numero semi per acino: 1-3.
Peso medio rachide: 11 g.
Fertilità delle gemme: 1–3.
Fertilità potenziale: 1,9.
Fertilità reale: 1,6.
La produzione del vitigno Chardonnay b. risulta abbastanza regolare, per la sua ottima adattabilità. Assicura comunque ottimi risultati su terreni collinari argilloso-calcarei, clima temperato-caldo, ambienti freschi e ventilati.
Grado alcolico: 11 – 14,5 vol. %.
pH: 3,1 – 3,5.
Acidità totale: 5 – 9 g/l.
La vinificazione in purezza e ben curata delle uve di Chardonnay b., consente di ottenere vino di elevato livello qualitativo. Può essere utilizzato in uvaggio con altre uve da vino per la produzione di ottimi vini, incrementandone il livello qualitativo.In Puglia, il vitigno Chardonnay b. viene utilizzato per la produzione dei VQPRD Castel del Monte, Salice Salentino, Lizzano e Galatina.
Con il vitigno Chardonnay b. si produce vino di colore giallo paglierino scarico, odore fruttato, con spiccato sentore di mela; sapore fine ed elegante. Si presta anche alla vinificazione in barrique.
Il vitigno Chardonnay b. è uno dei vitigni più diffusi al mondo. È praticamente presente in tutta l’Italia ed è stato oggetto di particolare interesse in Puglia, ove si è abbastanza diffuso ed è iscritto fra le varietà idonee alla coltivazione in tutto il suo territorio.
Antonacci Donato
antonacci.dona@gmail.com
La scheda del vitigno Chardonnay b., rivista e aggiornata, è estratta da: Antonacci Donato (2006). Viti di Puglia, Adda editore. Il suo uso viene concesso dall’autore citando la fonte.