Vitigno da vino a bacca bianca coltivato in Puglia

Bombino Bianco b.

Il Bombino Bianco b. è un vitigno di uva da vino a frutto bianco di antica coltivazione in Puglia, maggiormente presente nel centro-nord della Puglia.  

Origini e cenni storici

Il Bombino Bianco b. è un vitigno da vino coltivato da lungo tempo in Puglia. In merito al suo nome, in bibliografia è riportato che esso deriverebbe dalla forma del grappolo che rassomiglierebbe ad un bambino con le braccia distese. Da questo, appunto, il nome di Bammino, accezione dialettale dell’italiano Bambino, poi mutatosi in Bombino. 

Più verosimilmente, acclarata l’influenza storica della locale dominazione spagnola, Bombino deriva da Bonvino, in quanto la lettera “v” in spagnolo si pronuncia come in italiano la lettera “b”; pertanto in spagnolo la parola “Bonvino” si pronuncia come in italiano “Bombino”. Il termine Bombino sta quindi ad indicare “vino buono”.  

Nell’ultimo decennio, la scoperta di nuove parentele, individuate con ricerche condotte sul DNA, hanno reso noto (Bergamini et al., 2016) che dai genitori Bombino Bianco (madre) e Uva rosa antica/Quagliano, si sono ottenuti i vitigni Uva di Troia, Bombino Nero, Impigno. 


Sinonimi

Bammino, Bonvino, Bonvino bianco, Butta Pezzente, Butta Palmento,  Campanile, Campolese scinciaro, Castellà, Cola tamburo, Marese, Ottenese, Pagadebiti, Schiacciadebiti, Straccia cambiale, Trebbiano d’oro, Uva Castellana, Uva romana. 


Apice del germoglio: a ventaglio, cotonoso, di colore verde biancastro con sfumature giallastre e frequentemente con orli carminati. 

Foglia: media, pentagonale, quinquelobata oppure trilobata. Seno peziolare a lira aperta, spesso con 1-2 denti sul bordo del seno peziolare.  

Grappolo: medio, cilindro-conico, spesso alato e piramidale, semi-spargolo o poco compatto. 

Acino: di peso basso, sub-sferoidale o leggermente allungato, con buccia pruinosa, di colore giallastro. Sapore semplice o poco aromatico. 

Epoca di germogliamento: tardiva. 

Epoca di fioritura: tardiva. 

Epoca di invaiatura: media-tardiva. 

Epoca di maturazione: media-tardiva. 

Vigoria: media. 

Peso medio del grappolo: 210 g (min 110 g – max 320 g).   

Peso medio acino: 1,5 g (min 1,2 g –  max 2,3 g). 

Numero semi per acino: 2-3. 

Peso medio rachide: 17 g.  

Fertilità delle gemme: da 1 a 2. 

Fertilità potenziale: 1,3. 

Fertilità reale: 1,0. 

Il Bombino Bianco b. presenta produzione abbondante, abbastanza costante se si utilizza la potatura corta; con quella lunga, invece, si rischia alternanza di produzione.  

Grado alcolico: 11,0 – 12,5 vol. %.                 

pH: 3,15 – 3,40.  

Acidità totale: 5,5 – 7,0 g/l. 

Il Bombino Bianco b. meno frequentemente è vinificato in purezza, ma viene utilizzato in uvaggio per la produzione di rinomato vino bianco. In Puglia, viene utilizzato per la produzione di vino VQPRD: San Severo, Cacc’è Mmitte di Lucera, Leverano, Castel del Monte, Locorotondo, Martina o Martina Franca e Gravina. Il vino presenta colore da giallo verdolino a paglierino dorato, sapore neutro, vellutato, armonico, asciutto. È un vino fine da pasto, che si abbina bene con il pesce.  

Il vitigno Bombino Bianco b. è presente in Puglia in maniera rilevante, tradizionalmente soprattutto nel Barese e nel Foggiano. È iscritto fra le varietà idonee alla coltivazione in tutta la regione Puglia. 

Antonacci Donato
antonacci.dona@gmail.com

La scheda del vitigno Bombino Bianco b., rivista e aggiornata, è estratta da: Antonacci Donato (2006). Viti di Puglia, Adda editore. Il suo uso viene concesso dall’autore citando la fonte.