Castel del Monte DOCG Bombino Nero dal 2011

Si distingue per essere stata fra le prime DOCG di vino rosato in Italia, è dedicata ad un vitigno autoctono ed è in un sito UNESCO

Vino di colore: rosato

Grado alcolico: 12%

Caratteristico di: tutto il territorio di Minervino Murge e parte del territorio di Andria e Trani (BAT), Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Bitonto, Palo del Colle, Toritto e completamente l’isola amministrativa D’Ameli del Comune di Binetto (Bari).

Suolo: la più diffusa tipologia ha modesta profondità ed elevate pietrosità.

Pluviometria: la media annua è di circa 560 mm, con precipitazioni piovose concentrate nel periodo autunno – inverno, in particolare nei mesi di novembre e dicembre. Le precipitazioni nevose generalmente si verificano al di sopra dei 500 metri sul livello del mare.

Da uve di: 90% di Bombino nero.

Resa massima di uva: non superiore a 12 tonnellate per ettaro.


La passione per i vini rosati cresce senza sosta e, oramai, si è consolidata in abbinamento ad una alimentazione mediterranea sana e leggera.

Il Castel del Monte Bombino Nero DOCG si distingue per essere stato, il 4 ottobre 2011, fra i primi vini rosati italiani a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Protetta. Il sito UNESCO di Castel del Monte, da cui prende il nome, è circondato da una corona di vigneti. Il raffinato vino rosato si produce dall’autoctono Bombino nero che, secondo il racconto popolare, deve il nome alla forma del suo grappolo, dai chicchi paffuti come un Bambino. Pare invece, che i due secoli di dominazione spagnola in Puglia, partendo dalla parola Bonvino e cioè vino buono, abbiano portato a Bombino poiché in spagnolo la “v” si pronuncia come la “b” in italiano.

 

Il Castel del Monte DOCG Bombino Nero nel calice risplende per un colore rosato più o meno intenso, all’olfatto si porge con un odore caratteristico, delicato e fruttato, al palato ha un sapore asciutto ed armonico.

 

Grado alcolico: 12%