ROSSO CERIGNOLA DOP: VIE DELLA TRANSUMANZA E STRAORDINARI TESORI

Da Cerignola ad Ascoli Satriano: l’itinerario che abbraccia i territori di Stornara e Stornarella tra antichi tratturi e siti archeologici dauni e romani

La città di Cerignola dà il nome al vino rosso DOP che dal 1974 abbraccia anche i territori di Stornara, Stornarella e Ascoli Satriano.

La città ha un nucleo antico chiamato la Terra Vecchia, ma uno dei luoghi più particolari è senza dubbio il Piano delle Fosse Granarie: un’area di circa 26.000 metri quadrati che ospita più di 600 fosse, grossi vasi scavati nel terreno utilizzati fino a pochi anni fa per la conservazione del grano. Visibile anche da grande distanza la Basilica Minore di San Pietro Apostolo conosciuta anche come Duomo Tonti, considerato uno degli edifici più grandi di tutta l’Italia Meridionale.

Fuori città c’è l’area protetta Il Monte che comprende una zona umida dove sostano volatili come l’airone rosso, il falco di palude e la garzetta, mentre a Borgo Libertà, edificato intorno agli anni ’50 per i contadini che lavoravano nei vicini campi, sorge il complesso di Torre Alemanna costruita dall’Ordine dei Cavalieri Teutonici. Recentemente ristrutturata ospita il Museo delle Ceramiche, in cui si possono ammirare i resti di vasellame rinvenuto in zona.

Stornara e Stornarella, insieme a Carapelle, Ordona e Orta Nova, sono due borghi dei Cinque Reali Siti, che Ferdinando IV di Borbone popolò con 500 famiglie coloniche per rendere produttiva la piana una volta paludosa. Stornarella è il punto più alto sul livello del mare e per questo motivo è sempre stata una zona circondata da molte vie di commercio. Stornara è una ex frazione di Stornarella, che ha un piccolo centro storico con architetture eleganti come la chiesa parrocchiale di San Rocco e Palazzo Schiavone. Nelle campagne intorno ai due borghi oggi si coltivano i vigneti per la produzione del vino Rosso di Cerignola DOP ma un tempo da qui passavano le più importanti vie della transumanza.

Ascoli Satriano si distende sulle tre colline di Pompei, Castello e Serpente ed è situata in una posizione strategica sulla valle del fiume Carapelle tanto che fu una roccaforte dell’Impero Romano poi conquistata dall’Impero Bizantino e dagli Angioini. Qui si combatté la famosa battaglia di Ascoli, dove nel 279 a.C. si scontrarono i Romani con l’esercito di Pirro.

Poco distanti dal borgo si snodano i sentieri immersi nella natura incontaminata della Selva di San Nicola e della Selva San Giacomo. In paese molto interessanti il Castello Normanno, il Palazzo Visciola, il Palazzo del Cavaliere, la Cattedrale in stile romanico-gotico e la Chiesa di San Giovanni Battista del XII secolo. Da non perdere il Polo Museale nel complesso di Santa Maria del Popolo che ospita i musei “Pasquale Rosario” e diocesano, con la mostra permanente “Policromie del Sublime” che raccoglie marmi policromi e di cui fa parte il famoso Thapezophoros dei Grifoni.

Fuori paese, sulla Collina del Serpente, si estende il Parco Archeologico dei Dauni, con una necropoli con selciati a spina di pesce e i muri di un grande santuario. Sul fiume Carapelle è ancora percorribile un ponte romano mentre nelle campagne c’è un acquedotto romano sotterraneo. In località Faragola, recenti scavi hanno rilevato i resti di una villa romana con preziosi mosaici.