Rosso di Cerignola DOP dal 1974

Un calice che, a Cerignola, insieme al vino DOP, porge l’oliva Bella di Cerignola e i pani da forno a paglia di Stornara e Stornarella

Vino di colore: rosso, rosato

Grado alcolico: 12%

Caratteristico di: Cerignola, Stornara e Stornarella, le isole amministrative di Ascoli Satriano incluse nel Comune di Cerignola.

Da uve di: Uva di Troia almeno al 55%, Negroamaro dal 15% al 30%; Sangiovese, Barbera, Montepulciano, Malbeck e Trebbiano Toscano, da soli o insieme, al massimo per il 15%.


Cerignola porta subito in mente lo straordinario museo all’aperto del Piano delle Fosse Granarie. Dal XIII secolo fino a pochi anni fa, qui il prezioso grano veniva custodito in centinaia di silos sotterranei a forma di imbuto rovesciato. L’oliva da mensa la Bella di Cerignola, nota per le sue grandi dimensioni e la polpa buonissima, è un’altra ricchezza contadina. Cerignola è anche la città che ha dato i natali al noto sindacalista Giuseppe Di Vittorio.

Il Rosso di Cerignola DOP con il vino completa un paniere di bontà che, nella zona di produzione di Stornara e Stornarella, abbina ad un buon calice la peculiarità del pane da grano duro cotto nei pochissimi forni a paglia ancora in funzione.

La tipologia prevista dal Disciplinare di produzione è:

  • Rosso di Cerignola DOP

Note di degustazione

Il Rosso di Cerignola DOP si porge nel calice con un colore dal rosso rubino più o meno intenso che arriva al rosso mattone con l’invecchiamento, al naso è vinoso, alcoolico e gradevole al palato ha un sapore asciutto, sapido, di buon corpo, giustamente tannico, armonico, con un gradevole retrogusto amarognolo.

 

Grado alcolico: 12%